CAZZAGO SAN MARTINO
Cazzago San Martino (Casàc in dialetto bresciano) è un comune italiano di 11 073 abitanti della provincia di Brescia, in Franciacorta.
Il comune ebbe la denominazione di Cazzago fino al 1863, quando il Regio Decreto 8 febbraio 1863, n. 1192, stabilì quella attualmente in vigore. Nel 1927, con Regio Decreto 18 ottobre 1927, n. 2018 alla municipalità furono annessi i comuni soppressi di Bornato e Calino
Territorio
Dal punto di vista orografico, il territorio di Cazzago San Martino è caratterizzato sia dai territori pianeggianti dell'Alta pianura padana, presenti nella frazione Pedrocca, sia da quelli collinari franciacortini delle borgate di Calino e di Bornato. L'altitudine del comune varia quindi da un minimo di 133 metri sul livello del mare ad un massimo di 297.
Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa).
Clima
A Cazzago San Martino, nella frazione di Costa, è attiva una stazione meteo gestita in collaborazione con il Centro Meteorologico Lombardo.
Storia
Le origini del nome
Stando al Mazza, il nome di Cazzago deriverebbe da un supposto Cattiacus, aggettivo del nome personale romano Cattius. A dimostrazione dell'uso di questo nome durante l'epoca romana nella provincia di Brescia sono state rinvenute tre lapidi dedicate ad altrettante personalità. Secondo il Guerrini, il termine deriverebbe da Cassiciacus.
Stando a documenti del XI secolo, il comune è chiamato Casiago, mentre in quelli del XIII secolo è tramutato in Casago e nel XV Cazagum.
Epoca romana
Il ritrovamento di lapidi all'interno del territorio comunale attesta la presenza di importanti insediamenti durante l'epoca imperiale.
Epoca medioevale
Alto medioevo
Il Monastero di San Salvatore di Brescia ebbe dei possedimenti presso Cazzago, i quali passarono successivamente ai cluniacensi[7].
Basso medioevo
Da documenti dell'archivio vescovile di Brescia si attesta l'esistenza del Castello (Castrum) nel 1050. A quell'epoca il borgo di Cazzago fu feudo del Vescovo bresciano che nominò come suo valvassore un rappresentante della famiglia dei Cazzago, i quali presero appunto il nome dal paese. I Cazzago possedevano la casa più grande posta del castrum; grazie a precedenti acquisizioni, nel XIII secolo essi divennero proprietari di tutti gli edifici posti all'interno della struttura fortilizia[7].
Stando al Cocchetti (1859), il castello fu ricostruito nel 1312 dopo essere stato distrutto da una contesa tra Guelfi e Ghibellini[8]. Otto anni dopo fu espugnato dalle famiglie degli Oldofredi e dei Camuni[9].
Fra il Trecento e il Quattrocento, in mezzo alle lotte fra i Visconti e la Repubblica di Venezia per il dominio sui territori della repubblica comunale di Brescia, il castello si mantenne rifugio per la popolazione e si edificò la chiesa che due secoli dopo diventerà la parrocchiale della Natività[10]. L'estimo visconteo del 1385 attesta che il comune faceva parte della Quadra di Rovato[11].
Dominio veneto
Durante il dominio della Serenissima, il comune rimase all'interno della Quadra di Rovato[11].
Il 23 gennaio 1438 Nicolò Piccinino, mentre poneva l'assedio a Bornato, tentò di conquistare anche il castello di Cazzago, senza esito[10].
Il Da Lezze, nel suo Catastico Bresciano (1610), testimonia la scomparsa del borgo fortificato, sostituito da un palazzo di proprietà dei Cazzago, l'attuale Villa Bettoni-Cazzago. A metà del Settecento si rifece la chiesa parrocchiale, mentre alla fine dello stesso secolo fu edificata Villa Guarneri[10].
Dominio napoleonico
A seguito degli eventi della repubblica bresciana (1797) il luogo di Cazzago rientrò nel cantone dell'Alto Oglio e quindi, con la riorganizzazione della Repubblica cisalpina del 21 vendemmiale anno VII, fece parte del distretto del Sebino del Dipartimento del Mella[12].
Nel riassetto definitivo della seconda repubblica cisalpina (1801) fu poi inserito nel distretto II di Chiari e, nel 1805, nel cantone III di Adro a sua volta appartenente al distretto già citato. In virtù del suo numero di abitanti, 1121, la municipalità di Cazzago si mantenne autonoma e fu classificata tra i comuni della terza classe. Nel 1810, ricevette i territori dei comuni di Bornato e di "Calino con Torbiato"[12][13][14].
Dominio austriaco
Con l'ingresso dei territori lombardi nel Regno Lombardo-Veneto dipendente dall'Impero Austriaco, il paese fu privato delle annessioni ricevute durante il dominio napoleonico e fu inserito nel distretto IX di Adro della provincia di Brescia (1816). A seguito della notificazione del 23 giugno 1853 fu spostato nel distretto XIII di Iseo[15].
Dopo l'Unità d'Italia
Entrato a far parte del Regno di Sardegna, dopo la pace di Zurigo, il comune fu riorganizzato all'interno del Mandamento II di Adro facente parte del Circondario II di Chiari della Provincia di Brescia[16]. Nel 1863, ormai parte del Regno d'Italia, ottenne la denominazione di Cazzago San Martino[17].
Nel 1911 il paese fu interessato dalla costruzione della ferrovia Iseo – Rovato ad opera della Società Nazionale Ferrovie e Tramvie (SNFT).
Nel 1927, durante la riorganizzazione degli enti locali operata dal regime fascista, il comune di Cazzago San Martino ricevette i territori dei soppressi comuni di Bornato e Calino[18].
Ricorrenze
La festa patronale comunale ricorre la seconda domenica di Pasqua ed è dedicata a San Francesco di Paola, patrono della chiesa parrocchiale della borgata di Cazzago.
Per quanto riguarda le altre tre principali frazioni: Bornato festeggia il proprio patrono, San Bartolomeo Apostolo, il 24 agosto, mentre Calino, San Michele Arcangelo, il 29 settembre e Pedrocca, San Francesco d'Assisi, il 4 ottobre.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa della Natività di Maria
Chiesa della Natività di Maria Vergine
È la chiesa parrocchiale della borgata di Cazzago, dedicata alla Natività della Beata Vergine Maria.
Fu costituita in parrocchia con Decreto da San Carlo Borromeo il 10 dicembre 1580 che fu poi sancito da un Breve emesso da Papa Gregorio XIII il 31 marzo dell'anno seguente. L'edificio, le cui origini risalgono al XIV secolo o al XV secolo, fu poi consacrato dal Vescovo di Brescia Marco Dolfin alla fine di quell'anno. Dopo la peste del 1630 fu elevato l'attuale altare di San Rocco, mentre risale al 1732 quello dedicato a San Francesco di Paola.
La chiesa parrocchiale fu completamente rifatta alla fine del XVII secolo. Nel 1744 fu dotata di un organo costruito da Cesare Bolognini e nel 1747 fu consacrata dal Cardinale Lodovico Calini[10].
Nel primo decennio del XXI secolo è stata sottoposta nuovamente a lavori di restauro i quali sono stati benedetti dal vescovo Luciano Monari il 15 giugno 2008.
Tra le opere d'arte presenti si annoverano la pala dell'Altare Maggiore, attribuita a Jacopo Palma il Giovane, gli affreschi ad opera del Trainini e del Calda e una statua della Madonna del XV secolo, alla quale la tradizione popolare del tempo attribuì poteri miracolosi[10].
Altri edifici di culto
Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo a Calino;
Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo a Bornato;
Chiesa di Santo Stefano a Calino;
resti della Pieve di Bornato.
Chiesa parrocchiale di San Francesco d'Assisi, nella frazione di Pedrocca.
resti dell'oratorio dedicato a San Martino di Tours, sorto presso l'antica strada romana dai monaci benedettini che si occuparono di bonificare i terreni a partire dall'XI secolo[10];
Santuario della Madonna della Zucchella.
Chiesa di sant'Antonio di Padova e san Carlo Borromeo, presso la località Franzina.
Architetture civili
Resti del Castello di Cazzago
Villa Bettoni-Cazzago
Fu costruita nel XVII secolo dai nobili Cazzago, quando decisero di abbandonare il castello per un edificio più adatto ai tempi e al loro rango[10].
Si tratta di un edificio con un corpo principale a pianta quadrata ai quali sono affiancati due corpi laterali. Il percorso per accedere alla villa dal portico-giardino è a doppia scala, di stile seicentesco. L'interno è caratterizzato da una galleria a soffitto ligneo e da sale affrescate in diverse epoche.
Palazzo Oldofredi
Prende il nome dalla nobile famiglia d'origine iseana che ne prese possesso fra il Seicento e il Settecento[10].
Il palazzo, costruito nel Seicento dai Bornati, è caratterizzato a meridione da un portico e da stipi alle finestre di stile rinascimentale. Il brolo, posto sul lato nord-est, è di aspetto severo; ad esso si affianca una torre a pianta quadrata.
Altri edifici di Cazzago
Villa Guarneri: fu edificata sul finire del Settecento dai nobili Federici ed è caratterizzata da un corpo centrale affiancato da due torri laterali.
Castello: di esso rimangono dei resti lungo l'attuale via IV novembre. In particolare, fregi in stile romanico di una finestrella presso una casa e finestre ad arco a tutto sesto presso un altro edificio della medesima strada[7].