LA FONTANA E IL CRISTO DELLA ROMIGLIA – L’ANTICA TRATTORIA DELLA ROMIGLIA

Il Cristo della Romiglia 

Salendo dall’Antica Pieve in direzione del nucleo abitato di Bornato, subito dopo la storica fonte si raggiunge un albero maestoso, che troneggia da oltre trecento anni all’incrocio tra Via Pieve Vecchia e Via S. Bartolomeo. E’ la “rumèlgia” termine tratto dal dialetto della Franciacorta, che indica un albero frondoso, comunemente chiamato Bagolaro ed il cui nome scientifico è Celtis Australis, della famiglia delle Ulmacee. Un tempo Bornato aveva “rumèlgie” ad ogni angolo, poiché i semi dei suoi frutti davano facilmente luogo a nuovi arbusti tra i sassi delle antiche strade acciottolate.

 

Quando si parla di “rumelgia”, però, a Bornato si intende sempre e soltanto quella che, per le famiglie della contrada Villa rappresenta un importante simbolo del passato, quando la gente, soprattutto nelle calde giornate estive, era solita sedersi sulla grossa panca in pietra addossata al suo fusto per chiacchierare e godere del fresco delle sue ombrose fronde, mentre i bambini ne gustavano i frutti.

 

Nel suo tronco, fin dal 1977, venne inciso un volto ligneo raffigurante il Cristo. Tutto ebbe inizio nell’antica Osteria del Gallo (risalente al lontano 1691), comunemente conosciuta come Osteria da Pinòt, ed ora Bar da Clelia (dal nome dell’attuale titolare dell’esercizio), dove un gruppo di amici, venuti a conoscenza del fatto che a Nuvolera lo scultore Emilio Lorandi aveva intagliato nel tronco di un albero l’immagine di Papa Giovanni XXIII°, decise di consultarlo per proporgli di scolpire il volto di Cristo nell’antica romiglia.

 

L’artista declinò l’invito a causa dei suoi molti impegni ed indirizzò la richiesta ad un suo parente, Francesco Lorandi, a sua volta molto conosciuto come scultore, maestro di disegno e di plastico presso l’Associazione Artisti Bresciani e titolare di una prestigiosa bottega artigiana a Brescia.

Fu così che il 23 aprile 1977 venne inaugurato il “Cristo della Rumelgia”. Un ventennio più tardi, però, la scultura dovette essere rimossa a causa di una malattia della corteccia. Al suo posto venne ricollocata una nuova scultura, opera di Luigi Bormetti da Ponte di Legno, e venne benedetta ed inaugurata ufficialmente il 1° giugno 2002.

 

Ogni anno, agli inizi di giugno, la gente del luogo si raduna attorno al Cristo della Rumelgia, per celebrarne la ricorrenza, con il supporto organizzativo del Comitato Promotore e della Pro Loco Comunale di Cazzago San Martino.

la pieve di san bartolomeo

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